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La zeolite: polvere raccolta in un contenitore trasparente
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Uso e proprietà della zeolite: da uno studio di Biofarma Group e Università degli Studi di Udine, un’innovativa applicazione per la skincare

Data: 30_05_2022
Categoria: R&D Innovation

Zeolite: cos’è?

In anni recenti i settori della ricerca chimica, farmaceutica e cosmetica hanno manifestato un forte interesse per lo studio di alcuni materiali nano-porosi e, in modo particolare, della zeolite: ma cos’è precisamente questo minerale?

Si tratta di un alluminosilicato di origine naturale o artificiale che assume una struttura cristallina aperta, regolare e microporosa, la quale consente l’assorbimento di gas, metalli e altre molecole e facilita lo scambio di ioni.

La peculiare struttura della zeolite le attribuisce molteplici funzioni ed applicazioni biologiche, come ad esempio una forte capacità di assorbimento, protezione dalle radiazioni, decontaminazione e detossificazione del corpo umano, tanto da essere definita come una sorta di “setaccio molecolare”. Inoltre, possiede la capacità di introdurre sostanze minerali benefiche per il corpo umano mediante il processo di scambio ionico. (1)

La zeolite, formatasi per la prima volta più di 300 milioni di anni fa, presenta numerose varianti. Alcune di queste, ad esempio, si sono formate dalla reazione delle rocce vulcaniche e della cenere con l’acqua di mare; altre ancora invece sono variazioni formate dall’acqua dolce.

In natura la zeolite si trova in alcune cavità terrestri situate in aree di antica attività vulcanica. In Australia, ad esempio, si pensa che ci sia uno dei depositi più antichi del suo genere al mondo.

zeolite a cosa serve: frammenti di zeolite all'interno di un bicchiere

Zeolite: a cosa serve, benefici e proprietà terapeutiche

La zeolite è associata a numerosi benefici in vari campi ed ambiti: ne sono infatti documentati ampi usi nel settore medico, farmaceutico, cosmetico, agro-industriale e zootecnico, solo per elencarne alcuni esempi.

Da un punto di vista biomedico e farmaceutico, le proprietà della zeolite la rendono un ottimo rimedio antiacido, antidiarroico, ipocolesterolemico, antidiabetico, antimicrobico ed è impiegata in numerosi farmaci. Alcuni studi in vitro ne hanno inoltre evidenziato una funzione coadiuvante nelle terapie oncologiche, in quanto capace di contrastare la proliferazione delle cellule tumorali.

L’applicazione esterna della polvere di zeolite ha dimostrato importanti benefici nel trattamento di ulcere della pelle, nella riduzione del tempo di cicatrizzazione delle ferite e delle incisioni chirurgiche e inoltre ha evidenziato un’efficacia nel trattamento di patologie come la psoriasi.

In generale, è stato osservato che i pazienti trattati con zeolite, somministrata sia internamente che applicata sulla pelle, sono guariti più velocemente e in numero maggiore rispetto a quelli trattati soltanto con terapie classiche.

Questo minerale viene inoltre utilizzato in ambito zootecnico e agro-industriale in virtù delle sue proprietà detossificanti. (1)

Applicazione della zeolite in ambito cosmetico

Sino ad ora, pochissimi studi si sono concentrati sulle possibili applicazioni della zeolite nell’ambito cosmetico e dermatologico. Tuttavia, essi si rendono necessari in quanto gli sviluppi che la zeolite può portare in questi campi sono innumerevoli, considerando che la nostra pelle rappresenta la principale area di accumulo di sostanze tossiche – come i metalli pesanti – rilasciate da gioielli, aria e acqua inquinate. A lungo andare, l’accumulo nei tessuti di tali sostanze, molecole chimiche estremamente pericolose per le nostre cellule, può portare all’insorgenza di numerose patologie, come il diabete, le malattie cardiovascolari, il cancro e la senescenza cellulare e l’invecchiamento. (3)

La zeolite nella medicina e nella skincare: l'inquinamento in un centro urbano da cui è necessario proteggersi con i giusti prodotti

Gli stessi prodotti cosmetici, spesso, hanno mostrato di contenere discrete quantità di metalli pesanti a causa dell’utilizzo di pigmenti minerali nel loro processo produttivo. Ad esempio, sono state riscontrate tracce di piombo nei rossetti e nei prodotti per la cura del corpo, mercurio nelle creme illuminanti, cadmio nel kajal, nichel e arsenico negli ombretti. Sfortunatamente, infatti, solo in alcuni Paesi la presenza di tali sostanze è proibita e controllata dalle norme, mentre in tutti gli altri non viene applicata nessuna specifica regolamentazione. (3)

La regolare applicazione di prodotti cosmetici contenenti sostanze nocive può causare sul lungo periodo seri danni all’organismo.

Gli stessi consumatori hanno dimostrato una sempre maggiore coscienza a tal riguardo, come evidenzia un’indagine di mercato condotta negli Stati Uniti da Mintel Group (The Future of Facial Skincare, 2021). L’analisi ha evidenziato come la maggioranza dei soggetti adulti, ovvero il 61-67% degli intervistati, abbia un interesse spiccato nell’utilizzo di prodotti che presentino un claim legato ad una capacità antibatterica del prodotto, alla capacità di difendere la pelle dalla luce blu e soprattutto in grado di proteggere l’organismo da sostanze inquinanti presenti nell’ambiente urbano.

Lo dimostrano i numerosi prodotti presenti sul mercato che hanno fatto delle proprietà utili contro le aggressioni ambientali il loro valore fondamentale, come ad esempio: sieri antibatterici, creme e cosmetici con protezione solare e addirittura una sorta di membrana in grado di catturare sostanze quali polline, polvere e particolato fine (ovvero tutte quelle sostanze derivanti da motori di auto e motoveicoli, dagli impianti per la produzione di energia, della legna per il riscaldamento domestico e da molti altri processi industriali).

Inoltre, in aggiunta a un trend generale di aumento dell’importanza attribuita alla cura della salute del proprio sistema immunitario emerso dall’inizio dell’emergenza sanitaria COVID-19 (41% della Generazione Z e dei Millennials negli Stati Uniti), in base a un’indagine condotta da Givaudan il 52% delle donne ritiene importante prendersi cura del microbioma della pelle attraverso l’utilizzo di prodotti cosmetici. (2)

Proprietà della zeolite e skincare: la ricerca di Biofarma Group e Università degli Studi di Udine

Sulla base dei motivi sopra citati, Biofarma Group ha condotto uno studio sulla zeolite, in collaborazione con l’Università degli Studi di Udine, attraverso il quale ha indagato i possibili benefici ottenibili dall’utilizzo della zeolite come componente di prodotti cosmetici per la skincare.

Nello specifico, tale indagine ha osservato le capacità della zeolite – inserita nella formulazione di una crema – di assorbire i metalli pesanti.

Per garantire una titolazione di ogni metallo con un livello ragionevole di precisione, è stata utilizzata una soluzione mix standard di riferimento di metalli pesanti concentrati a 1000 ppm, in cui gli ioni metallici sono stati dissolti in soluzione di acido nitrico al 2%.

Per quando riguarda la composizione del prodotto, invece, sono state testate due diverse formulazioni: una composta da 5 grammi di crema contenente 0,05 grammi di zeolite (formulazione 1%); un’altra di 5 grammi di crema contenenti 0,15 grammi di zeolite (formulazione 3%). Tutte le altre componenti sono state mantenute costanti in entrambe le formulazioni.

Una ricercatrice studia la zeolite minerale in laboratorio

Le due formulazioni sono poi state sperimentate in parallelo ad un placebo per verificarne in primo luogo la capacità di assorbimento dei metalli pesanti contenuti nella soluzione standard ed in secondo luogo se tale capacità fosse proporzionale alla quantità di zeolite contenuta nella formulazione (1% e 3%).

Lo studio preliminare ha dimostrato importanti risultati nella performance di assorbimento di nickel e cadmio da parte della formulazione 3%.

Successive verifiche hanno comunque messo in evidenza come l’efficienza della zeolite nella rimozione o nella filtrazione dei contaminanti dipenda da diversi fattori, compresa la composizione della zeolite, il pH, i tipi di contaminanti presenti e le loro concentrazioni.

In conclusione, lo studio ha evidenziato quindi come l’utilizzo della zeolite nei prodotti cosmetici potrebbe giocare un importante ruolo di assorbimento e rimozione dei metalli pesanti derivanti dall’interazione della pelle con l’ambiente circostanze e con alcune sostanze.

In ogni caso, nonostante tale studio preliminare abbia dato risultati importanti, suggerendo tali benefici della zeolite applicata alla cosmesi, ulteriori ricerche saranno necessarie, oltre che in vitro anche in vivo, per esplorare tutto il potenziale positivo di questo minerale sulla salute umana. Ad esempio, potrebbe essere utile indagare nuove combinazioni di zeolite e altri principi attivi assorbenti con il fine di creare un migliore prodotto, adatto alle molteplici esigenze dei consumatori.

Inoltre, differenti formulazioni consentirebbero la creazione di prodotti adatti ad altre applicazioni cliniche, come ad esempio l’utilizzo del minerale per una migliore e più rapida cicatrizzazione di ferite, per la facilitazione della coagulazione del sangue e per la rigenerazione della pelle. (1)

Bibliografia

  1. Pesando M., Bolzon V., Bulfoni M., Nencioni A. and Emanuele Nencioni E.; “Exploring the Adsorption Properties of Zeolite in a New Skin Care Formulation”; Cosmetics 2022, 9, 26.

  2. Jindal S., “The Future of Facial Skincare: 2021”; Mintel Group Ltd.

  3. Neag E., Stupar Z., Torok A. I., Ionut Surupaceanu I., Senila M., Cadar O.; “Exploring the Properties of Micronized Natural Zeolitic Volcanic Tuff as Cosmetic Ingredient”; Materials 2022, 15, 2405.

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